Martedì 13 agosto, nella splendida cornice del Palazzo Ducale di Larino, si terrà uno degli appuntamenti più importanti del cartellone della programmazione estiva della città frentana, come illustrato con orgoglio dal Sindaco, Vincenzo Notarangelo, e dai componenti della giunta in una conferenza stampa. “La notte della carrese e dei fiori di carta”, in realtà, oltre alla classica sfilata di quelli che sono i simboli della cultura e della tradizione di alcune comunità del basso Molise, che hanno una matrice unica e riconducibile proprio all’antica città frentana, come sottolinea, con amor proprio, il consigliere Nicola Stefano Vitulli, è un vero e proprio contenitore per la promozione dell’artigianato, dei prodotti agroalimentari e del vino. Lungo le suggestive vie del borgo, poi, accompagnati dal corteo storico del gruppo “Procluenzio”, si dislocheranno i carrieri, gli artigiani e tutti quelli che con passione e sacrificio danno lustro al nostro territorio, tra un tripudio di colori, sapori e suoni.
Un momento della conferenza stampa |
Uno dei momenti più importanti della serata, scusate, è deformazione professionale, è quello concernente la degustazione dei vini delle più importanti aziende vitivinicole della Regione, tutto sapientemente curato e diretto dai sommelier Aspi Rudy Rinaldi e Celeste Di Lizio, denominato “Larino in vino”. I due professionisti, già protagonisti nel trittico di lezioni frontali ai corsisti della “Scuola del gusto”, proporranno, sempre in chiave formativa e gratuitamente, delle mini lezioni di approccio alla degustazione del vino, in modo da avvicinare curiosi e appassionati a quell’affascinante contenitore di cultura, storia e tradizione, protagonista anche nella nostra terra, tutto fortemente voluto dall’Assessore Assunta D’Ermes. Le degustazioni proseguiranno anche nella serata successiva, nella splendida cornice della terrazza del Palazzo Ducale.
Locandina dell’evento |
Tutte le iniziative volte allo sviluppo della cultura, in tutte le sue sfaccettature, con l’obiettivo di avvicinarne la fruizione e rinsaldarne il legame con il popolo, sono da “benedire” e da perseguire per il bene di una comunità e di un territorio.
Sebastiano Di Maria
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