Sono 509 i vini italiani Doc e Docg vincitori del 41° concorso nazionale “Premio Douja d’Or” bandito dall’Azienda speciale della Camera di Commercio di Asti, sotto l’egida del Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Tra le eccellenze spiccano ben 43 Oscar che si aggiudicano la Douja d’Or, la caraffa dorata simbolo della manifestazione.
I risultati della gara enologica, che si conferma uno degli appuntamenti di maggior prestigio a livello nazionale, sono stati presentati lunedì 8 luglio a Palazzo Borello dal presidente della Camera di Commercio, Mario Sacco. Al suo fianco, i vertici dell’ Organizzazione nazionale assaggiatori vino (Onav) cui è affidata la rigida selezione dei campioni: il professor Giorgio Calabrese, presidente nazionale, e il direttore generale, l’enologo Michele Alessandria. Le commissioni formate da 250 assaggiatori esperti dell’Onav hanno preso in esame 975 campioni di vini Doc e Docg proposti 367 cantine di tutta Italia. Nonostante le commissioni abbiano condiviso regole particolarmente rigide nell’esame dei campioni (la soglia minima per ottenere il premio è 85 punti su 100, per gli Oscar 90 su 100), la percentuale dei vini selezionati è salita in un anno di quasi 6 punti percentuali: “E’ la conferma della costante crescita qualitativa del vini italiano e, insieme, del prestigio riconosciuto al concorso”, segnala il direttore dell’Onav Michele Alessandria. (Fonte: http://www.doujador.it/2013/07/la-douja-dor-premia-509-vini-italiani/)
Per il Molise sono tre i vini premiati di altrettante aziende: il Molise Rosso 2011 Colle dei Pastini della Cantina Sociale San Zenone di Montenero di Bisaccia, il Biferno Rosso Riserva 2006 Gironia della Cantine Borgo di Colloredo, uno dei vini della “Scuola del gusto” e azienda sponsor di cui ho parlato approfonditamente in questo post, e il Molise Tintilia 2009 Rutilia delle Cantine Salvatore.
Un buon risultato che testimonia che le aziende molisane, anche se poche in termini numerici rispetto ad altre realtà territoriali, con una qualità in costante crescita, tendono ad occupare stabilmente tutti i concorsi enologici più importanti. Questo non deve distogliere l’attenzione da un’energica e coesa campagna promozionale, che esula da quella che fanno i singoli produttori e su cui non si può sperare che risolva i nostri problemi, con l’obiettivo di dare ulteriore visibilità al territorio e alle nostre produzioni.
Sebastiano Di Maria
Leave A Comment