Dopo lo sviluppo della filiera vitivinicola, con “Un Molise divino”, di quella olivicolo – olearia, con “Un Molise Extra-Ordinario”, la “Scuola del gusto”, il progetto pluriennale e multidisciplinare che, ormai, è un punto fermo nella formazione di studenti e consumatori sulla qualità delle produzioni agroalimentari, ambientali e culturali in Molise, pone ai nastri di partenza il terzo percorso formativo, dal prossimo mese di gennaio 2015, attraverso l’articolazione della filiera lattiero-casearia. Il progetto, sempre a firma di Sebastiano Di Maria, ideatore e coordinatore, che vedrà il suo sviluppo nell’anno dell’esposizione universale, ha avuto il patrocinio come “Progetto Scuola di Milano Expo 2015”, un riconoscimento prestigioso che premia le attività svolte, e da svolgere, vicine al tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. 


Treccia filata a mano (Foto Sebastiano Di Maria)
Tali attività, tra lezioni frontali, esercitazioni di laboratorio e analisi sensoriali – completamente gratuite, vale sempre la pena ricordarlo – si svolgeranno presso l’Istituto Agrario di Larino, mentre le visite aziendali riguarderanno le realtà produttive più importanti della Regione. Sarà riproposto il consolidato schema formativo, attraverso la trattazione organica di tutti gli aspetti del settore lattiero-caseario, dalla produzione alla trasformazione, mettendo in risalto il legame con il territorio e la sua storia. Si partirà come sempre dall’aspetto storico-antropologico, attraverso la civiltà del latte, tra allevamento e pratiche di caseificazione del mondo antico, passando per l’allevamento delle diverse razze e specie, sull’influenza dell’alimentazione nella composizione e sull’attitudine alla caseificazione, l’innovazione nel rispetto della sostenibilità ambientale. Sarà poi la volta della parte riguardante la microbiologia e tecnologia lattiero-casearia, all’industria dei latti alimentari, all’analisi sensoriale e alle sofisticazioni alimentari. Non mancherà, ovviamente, la lezione sugli aspetti nutrizionali e salutistici, mentre particolare attenzione sarà rivolta agli aspetti riguardanti la storia del paesaggio agrario e, quindi, della pratica della transumanza e dei tratturi, attraverso un percorso che ripercorrerà le tappe della nostra storia, in compagnia di armenti attraverso paesaggi, cultura, tradizioni, come possibile risorsa di sviluppo. 
Munta delle pecore durante la transumanza (Foto famiglia Romualdi di Larino)

Ancora una volta, come approfondimenti, saranno proposti incontri e seminari tematici, con la cultura al centro, che svilupperanno aspetti riguardanti il percorso, nelle diverse sfaccettature. Le lezioni vedranno l’apporto tecnico-scientifico di docenti dell’Istituto, di accademici di diverse Università, di professionisti del settore, oltre che da operatori direttamente impegnati nelle singole filiere produttive. Come per il vino e l’olio, saranno riproposti, al termine delle attività, gli “Itinerari del gusto”, veri e propri percorsi attraverso il territorio, tra paesaggi e cultura, tra ambiente e arte, tra produzioni agroalimentari e archeologia. Tutti i dettagli del percorso formativo saranno resi noti nei prossimi giorni – contestualmente partiranno le iscrizioni, tra studenti e non – cui farà seguito un convegno di presentazione del corso, alla ripresa dell’attività didattica nella scuola, dopo la pausa delle festività natalizie. 
Comunicato stampa
Scuola del Gusto
scuoladelgustolarino@gmail.com