Il Buonpaese, un libro territorialista, sulle Città del vino e le potenzialità del territorio rurale italiano

Dopo pochi giorni dalla sua lezione “Ulivi e frantoi nella storia del paesaggio agrario italiano“, torna alla “Scuola del gusto” Rossano Pazzagli, per presentare la sua ultima fatica, iniziativa fortemente voluta dall’ideatore e coordinatore, Sebastiano Di Maria, nell’ambito del circuito nazionale di presentazione del volume, come sviluppo e approfondimento naturale del percorso formativo “Un Molise Extra-Ordinario“. Ne parleranno con l’autore Davide Marino, docente di Economia Ambientale presso il Dipartimento di Bioscienze del territorio dell’Università del Molise e Pasquale Di Lena, già fondatore e Direttore dell’Associazione Nazionale delle Città del Vino. In un paese come l’Italia il territorio e la bellezza sono le vere armi per uscire dalla crisi. Ne consegue che dobbiamo difenderli entrambi, il territorio e la bellezza. Risponde a questo obiettivo il nuovo libro di Rossano Pazzagli, “Il Buonpaese. Territorio e gusto nell’Italia in declino”, pubblicato dall’Editore Felici di Pisa. Analizzando l’esperienza delle Città del vino, l’associazione nazionale fondata a Siena nel 1987 da una quarantina di Comuni, il libro attraversa la storia italiana degli ultimi 25 anni focalizzando l’attenzione sull’importanza del territorio rurale, sul ruolo dei Comuni, sul rapporto tra agricoltura e turismo, sulla funzione della cultura e la debolezza della politica. Questa rete tra comuni, cresciuta nel tempo fino a superare i 500 municipi associati, rappresenta un ideale itinerario turistico e culturale nell’Italia rurale, finendo per costituire anche una straordinaria esperienza istituzionale e politica che partendo dall’enogastronomia ci parla delle campagne e dell’agricoltura italiana, delle differenze e dell’unicità del Bel Paese, visto qui come Buon Paese malgrado la fase di declino che sta vivendo. 
“Ripercorrendo questi ultimi 25 anni – avverte Pazzagli – nell’orizzonte della crisi, la salvaguardia del territorio rurale e dell’autonomia comunale, così come la tutela e la valorizzazione delle risorse locali, emergono quali vie privilegiate per una possibile rinascita italiana. Rossano Pazzagli, insegna Storia Moderna presso l’Università degli Studi del Molise, fa parte del consiglio direttivo della Società dei Territorialisti e ha pubblicato numerosi lavori di storia economica, storia dell’ambiente e storia del turismo. Il volume, che riprende anche alcune esperienze locali toscane, si apre con una prefazione di Sergio Rizzo, giornalista del Corriere della Sera, che parla di un percorso italiano basato sulla bellezza e il paesaggio “che negli ultimi decenni si è smarrito nelle campagne aggredite dai capannoni, nei borghi medievali assediati da oscenità edilizie, nelle periferie che hanno invaso le pianure, nei fiumi cementificati. Con Il Buonpaese – scrive Rizzo – Rossano Pazzagli cerca ora di riannodare i fili di quel percorso”.  
Comunicato stampa
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