ITINERARI DEL GUSTO IN MOLISE TRA SANNITI E ROMANI, VIE ARMENTIZIE E PASTE FILATE
Quando si sente dire che “in Molise non c’è niente”, cosa che capita di frequente, purtroppo, o che “il Molise non esiste”, anche se qui il concetto parrebbe leggermente più profondo, dicono i relativi sostenitori - concetto da cui dissentiamo, “ma questa è un’altra storia” - sarebbe lecito chiedersi: che senso ha proporre degli itinerari tra arte, archeologia, paesaggio e cultura in generale, passando attraverso le produzioni agroalimentari di qualità che ne fanno da collante, prima che esaltazione di gusto e bontà? Eppure, quando tre anni fa partimmo con quest’avventura, con un partner importante, l’ATM, con qui ne abbiamo condiviso i contenuti, l’obiettivo era proprio quello di muoversi attraverso il territorio regionale, come filo conduttore la “Scuola del Gusto” e la cultura in senso generale, alla scoperta di “fantomatiche” qualità, che necessariamente dovevano esserci, ne eravamo convinti (all'inizio lo slogan era: "il gusto della scoperta"). Essere giunti alla terza edizione
TERZA EDIZIONE DEGLI ITINERARI DEL GUSTO
Nuove esperienze e impegni sempre più pressanti, che però gratificano anche l’immensa mole di lavoro messa su con il blog e con il progetto “Scuola del Gusto” in questi tre anni, ci stanno tenendo un po’ lontano da qualche mese a questa parte. Ci scusiamo per questa “latitanza” forzata, ma si sta lavorando su altri obiettivi importanti che vanno sempre nella stessa direzione: scoprire, conoscere e promuovere i nostri prodotti agroalimentari attraverso la cultura. Proprio in tal senso, e non poteva essere diversamente, visto il successo riscosso ormai da tre anni, vengono riproposti gli “Itinerari del Gusto”, la degna conclusione di ogni percorso formativo della “Scuola del Gusto”, patrocinati da ATM, l’azienda di trasporti che muove il Molise, attraverso la messa a disposizione di un autobus GRATUITAMENTE, e dell’Istituto Tecnico Agrario di Larino, l’unico della Regione Molise (mi preme sottolinearlo, visto che si fanno ancora errori in tal senso), a cui stanno
EXTRAVERGINE E JAM SESSION: L’ULTIMA SFIDA DI EXTRASCAPE PER COMUNICARE L’EVO VERO
"Extrascape è una straordinaria sfida nata dall'idea di premiare, attraverso un concorso, l’Extra Vergine d’Oliva insieme al suo paesaggio". Questo è lo slogan perentorio che campeggia nella comunicazione dell'evento che da quattro anni - si svolge presso il palazzo baronale di San Martino in Pensilis - premia i migliori EVO e i loro paesaggi olivicoli, unico nel suo genere come strutturazione. Non solo, il 5 e il 6 di giugno, vedrà protagonisti, insieme alla spremuta d'olive, in una vera e propria Jam Session, i protagonisti della filiera, per un meeting collaborativo tra produttori, innovatori, docenti universitari, food lovers e blogger, per gettare le basi su soluzioni per aiutare i produttori di olio extravergine a comunicare il loro prodotto. "Extra Vergine è il nome che merceologicamente identifica, sulla carta/etichetta, il miglior prodotto ottenuto dalla spremitura delle olive. La qualità VERA però, è spesso lontana anni luce da questa definizione che è così tanto
LA LUNGA VIA DEL CUORE
Ancora qualche giorno d’attesa ed ecco che si rinnova una pratica che si perde nella notte dei tempi, la transumanza attraverso i tratturi, quelle piste naturali tracciate dagli animali durante le loro migrazioni e utilizzate poi dagli uomini fin da epoca sannitica, per spostare armenti dai pascoli invernali a quelli estivi e viceversa. Ne abbiamo parlato qualche mese fa alla "Scuola del gusto" con Carmelina Colantuono, in questo post, rappresentante dell'unica famiglia che pratica la transumanza "orizzontale" (tra regioni) attraverso i tratturi. I tratturi e la transumanza, sono oggi espressione della civiltà agro-pastorale che per secoli è stata fonte della cultura, del sapere e dell’economia dei territori rurali dell’Italia meridionale, un vero e proprio sistema economico integrato. "Molti e molti lustri fa, la terra, in cui viveva un antico popolo italico subi' una terribile carestia. Gli uomini per placare il dio Marte, che credevano adirato con loro, gli immolarono raccolti e