PROVE TECNICHE DI ANALISI SENSORIALE DEI FORMAGGI
Nel programma dei percorsi formativi della “Scuola del Gusto”, tra i tanti aspetti trattati, non poteva mancare la parte riguardante l’analisi sensoriale, una disciplina scientifica, a tutti gli effetti, impiegata per misurare, analizzare e interpretare le sensazioni che possono essere percepite dai sensi della vista, olfatto, gusto, tatto e udito. Da sistema di valutazione delle merci, oggi, l’analisi sensoriale, è diventato un importante strumento per la valorizzazione e la tutela delle produzioni, attraverso la stesura di un profilo sensoriale che, di fatto, rappresenta una vera e propria carta d’identità del prodotto stesso che può essere utilizzata sia per la tutela sia per la comunicazione verso il consumatore finale. Un tale approccio, quindi, non può mancare nella formazione di consumatori consapevoli, e anche quest’anno nel progetto “molicaseus” è stata inserita una lezione specifica, che sarà replicata durante le visite aziendali, dove i corsisti avranno modo di affinare i sensi nella valutazione
UNA MOLISANA TRA I 7 GIURATI ITALIANI DEL CONCOURS MONDIAL DE BRUXELLES
Non potevamo non comunicare una bella notizia che riguarda il movimento del mondo del vino molisano, cosa che abbiamo sempre fatto con passione e disinteresse, da qualche anno a questa parte con l’attività del blog, figlia anche di un debole che abbiamo per il nettare di Bacco, un po’ per tradizione familiare, molto per formazione accademica, ma soprattutto perché crediamo che possa essere una vera forza, insieme a tanti piccoli tesori che il Molise custodisce, a volte con gelosia (troppa), a volte quasi con pudore, per dare un’identità forte a una terra che c’è, che merita rispetto e considerazione. Lo dobbiamo soprattutto a un’amica che abbiamo conosciuto e apprezzato in questi anni, per competenza e professionalità, come tanti altri conosciuti nel settore, cui va il nostro ringraziamento, come consumatori e conterranei, per il loro prodigarsi e investire energie nel comunicare il vino, sul territorio e al di fuori dei suoi
MOLISE, TERRA D’OLIO
Lo scorso fine settimana, si è svolta una delle manifestazioni dell’olio più importanti nel nostro Paese, “Extra Lucca 2015”, che ha visto, nella città toscana, un confronto tra mondo produttivo, scientifico, istituzionale e dell’enogastronomia, con seminari tematici, degustazioni, alta cucina e artigianato. Nella kermesse, ideata da Fausto Borella, uno dei massimi esperti di olio in Italia e fondatore dell’Accademia Maestro d’olio, definita dagli esponenti del settore “il salotto dell’olio extravergine di qualità”, sono state premiate le migliori produzioni di extravergine appena frante con la “Corona Maestro d’olio”, il massimo riconoscimento del settore, oltre alla presentazione di “Terre d’Olio 2015”, un libro guida di cultura territoriale che celebra l’extravergine di qualità e i luoghi di produzione. Molise, terra d'olio (dalla guida Terre d'olio 2015) La stesura di quest’ultima edizione è "stata modificata, in buona parte, con l'aggiunta di annotazioni, suggerimenti e consigli, che portano questo volume a diventare una guida per gli
RAZZE AUTOCTONE E QUALITÀ DEI PRODOTTI CASEARI PER DIFENDERSI DALL’ABOLIZIONE DELLE QUOTE LATTE
“Molicaseus”, l’ultimo percorso formativo della “Scuola del Gusto”, sta entrando nel vivo della programmazione, dopo una parte introduttiva sugli aspetti storico-culturali e produttivi di carattere generale, affrontando alcune delle tematiche che più riguardano il comparto lattiero-caseario regionale e nazionale, anche dal punto di vista dell’abolizione delle quote latte, sistema introdotto nel 1984 per evitare che la produzione di latte diventasse eccessiva con il conseguente crollo dei prezzi, che dal 1 aprile cesserà di esistere. Dopo la lezione di Daniele Gagliardi, che ha affrontato i temi concernenti la fisiologia animale e all'influenza dell’alimentazione sulla composizione del latte e alla sua attitudine alla caseificazione, seguita da quella di Pasquale Marco Romano - entrambi sono docenti dell’Istituto Agrario di Larino - che, invece, ha sviscerato gli aspetti riguardanti i latti alimentari e alla tecnologia relativa, è stato la volta di Emilio Pietrolà, libero professionista, esperto di zootecnia molisana e studioso di razze autoctone.