CANTINE APERTE IN VENDEMMIA PRESSO MASSERIE FLOCCO
Sabato scorso, presso Masserie Flocco di Portocannone, dopo la prima tappa della settimana precedente presso Angelo D’Uva a Larino, che abbiamo raccontato in quest’articolo, si è chiusa la prima iniziativa del Movimento Turismo del Vino che ha accolto gli enoturisti durante il periodo vendemmiale, la prima in Molise. In attesa del prossimo appuntamento in agenda con “Cantine aperte a San Martino”, dove si potranno degustare i “nuovi vini”, spillati direttamente dalle cisterne, lontani ancora dalla maturità che li porterà sulle tavole, e l’evoluzione dei vini aziendali ormai in bottiglia, facciamo un piccolo resoconto dell’attività e dell’interesse intorno a questo nuovo modo di approcciarsi al mondo del vino. In realtà, nell'organizzazione, erano stati individuati momenti in pieno periodo vendemmiale per avvicinare i winelover al momento cruciale della raccolta, cosa avvenuta solo parzialmente, nessuno immaginava che gli eventi climatici del periodo estivo portassero a un posticipo della stessa. Tutto sommato, pur in
LABORATORI DEL GUSTO: SULLE TRACCE DELLA TRANSUMANZA
Ci eravamo lasciati, con uno degli ultimi articoli, sull'attività proposta e svolta durante la manifestazione “Terre del gusto”, presso il Santuario della Madonna di Canneto, nei giorni 6, 7 e 8 settembre. Riprendiamo il filo del discorso e focalizziamoci su un altro aspetto che è stato trattato durante i “Laboratori del gusto”, sempre proposto nell'ambito del progetto “Scuola del gusto”, relativo alla transumanza, alla storia, ai valori e ai segni presenti sul territorio, anche alla luce della recente "candidatura a bene immateriale internazionale UNESCO", con testimonianze dirette, seguito da una trattazione approfondita sulla Capra di Montefalcone, razza autoctona molisana. Il laboratorio “Sulle tracce della transumanza”, che ha visto i contributi di Sebastiano Di Maria per la parte storico-culturale, della famiglia transumante Romualdi di Larino, e di Emilio Pietrolà, esperto e studioso della razza caprina, ha avuto un buon riscontro di pubblico, attenzione e partecipazione dei presenti, segno di un interesse
TRE BICCHIERI GAMBERO ROSSO 2015 E MOLISE: “E PUR SI MUOVE”
Premesso che non crediamo molto alle guide in senso generale, opinione personalissima, che in questo periodo dell’anno sfornano recensioni, premi e bocciature del mondo del vino, spesso forse più preoccupate a non toccare la “casta” che seriamente impegnate nello scauting di nuove realtà enologiche, di nicchie di qualità, di nomi nuovi, anche se non tutte, per fortuna. La guida del Gambero Rosso, forse la più autorevole in materia, sembra quasi un libro aperto in tal senso, sempre poche le novità proposte. Quest’anno, però, nella stesura di una guida del 2015, si è superata per il Molise premiando ben due vini, anzi, si lascia andare, dopo quel “elogio alla semplicità enologica” nella guida del 2013 - ne parlammo in quest’articolo - a commenti incoraggianti: “finalmente anche il “piccolo” Molise inizia a dare prova d’interpretazioni del territorio di maggiore interesse”. Non si smentisce neanche con l'abbinamento con altre regioni, stavolta la Calabria,
CANTINE APERTE IN VENDEMMIA DA ANGELO D’UVA
Domenica 14 e sabato 20 settembre dovranno essere ricordati, negli almanacchi del mondo del vino, come la prima di un evento, mai attuato in precedenza nel piccolo Molise, quell’1% della produzione nazionale che tutti ignorano o di cui possono farne tranquillamente a meno, spesso molisani compresi, che ha avvicinato l’enoturista a scoprire quello che succede durante il periodo più importante dell’anno per chi produce vino, spesso raccontato nelle visite aziendali o negli eventi, ma mai così reale. Questi i buoni propositi del Movimento Turismo del Vino (MTV) del Molise che, per la prima volta, è riuscito a coinvolgere due realtà produttive regionali ad aprire le loro porte durante la vendemmia, fase cruciale di un anno di lavoro, per carpirne gioie, tensioni, paure e propositi per il futuro vino che segnerà, nella storia di un’azienda, un’annata da ricordare, se la qualità delle uve è ottimale, altrimenti buona o da dimenticare nella peggiore delle ipotesi.