LO STORICO ROSSANO PAZZAGLI ALLA SCUOLA DEL GUSTO
L’olivo rappresenta uno degli elementi ambientali di maggiore pregio, contribuendo a fare del paesaggio di molte regioni italiane una risorsa essenziale per la cultura e il turismo. L'8 maggio a Larino per conoscerlo e apprezzarlo meglio. La “Scuola del gusto” di Larino (CB), nell’ambito del progetto “Un Molise Extra-Ordinario”, il secondo percorso formativo multidisciplinare, riservato a studenti, produttori, operatori e appassionati, ospita una lezione sull'olivo e l’olio nella storia del paesaggio italiano. La terrà il prof. Rossano Pazzagli, storico dell’Università del Molise, il prossimo 8 maggio, dalle ore 15 alle ore 18, nell'auditorium dell’Istituto Tecnico “San Pardo” Agrario e per Geometri della cittadina molisana. Quella dell’olivo è una storia antichissima, che da oltre settemila anni segna la civiltà mediterranea, mentre l'olio d'oliva è da millenni uno dei prodotti e delle merci più importanti. La lezione si concentrerà, tuttavia sullo sviluppo dell’olivicoltura in Italia dalla fine del medioevo all'età contemporanea, in connessione con
CANTINE D’UVA A CANTINE APERTE 2014
VINO, OLIO, TRADIZIONE E CULTURA: LA MEDITERRANEITA' COME STILE DI VITA Le luci e i colori, i profumi e i sapori, i tempi e i modi, la storia e il quotidiano, le idee e gli ideali, della nostra terra e della nostra cultura per promuovere il “BEN -ESSERE” In collaborazione con: Ecomusei Itinerari Frentani Lions Club di Larino, Educational Healt Program, MAACK Gelateria Artigianale, Cioccolateria, Pasticceria e Cake Design “Novecento” Cantine D'Uva Loghi Programma: SABATO 24 MAGGIO Ore 10.30: Seduta di degustazione dell’olio presso la Sala Panel a cura dell’Arsiam Ore 12.30: A tavola con la Tintilia Ore 15.00: visita guidata di Larino: l’archeologia, la storia, l’oralità popolare, le tradizioni, i monumenti, i musei Ore 17.00: rito della Benedizione degli animali utilizzati nella festa di San Pardo Ore 18.00: trasferimento presso l’azienda Colonna di San Martino in Pensilis. Visita dell’azienda e degustazione olio extravergine. Ore 19.00: presentazione libro “In uno
I CONFINI CULTURALI DEL VINO
Scrive Erri De Luca che la forma a stivale dell’Italia non è servita in passato per dare un calcio ai popoli che in tutti i tempi si sono avvicinati a lei, ma in virtù della sua posizione in mezzo al Mediterraneo, per accoglierli e dare loro la possibilità di interagire con le popolazioni originarie. Questo incontro tra uomini ha creato nel nostro Paese infiniti limes, intesi come confini culturali dove sono nate le infinite espressioni del caleidoscopio agro-alimentare che tutto il mondo ci invidia. I confini sono luoghi di tensioni etniche, ma anche di scambio e di innovazione. Gli antropologi chiamano queste espressioni culturali edge effect, effetto bordo. In viticoltura si ricordano i confini segnati dalle entità terminologiche e dalla diffusione delle varie tipologie di strumenti per la coltivazione della vite e la vinificazione (come il castello e la nave per il trasporto dell’uva e del vino, le tipologie di
IL VINO DEVE UNIRE
Un 2013 da record per la produzione di vino in Italia, che, con un incremento del 19% rispetto all'anno precedente, equivalente a 56,3 milioni di ettolitri, risulta la più abbondante dal 2000. Ottima anche la performance del Molise con saldo positivo del 44% - non dimentichiamo che diamo ancora mosto e vino ad altre realtà territoriali - tra i primi in assoluti, che dimostra, come abbiamo già avuto modo di sottolineare più volte in altri articoli (in questo e quest'altro), una crescita della qualità della produzione, certificata, non a caso, dagli ultimi riconoscimenti al Vinitaly, mai così copiosi e diversificati. Non dimentichiamoci che, da un punto di vista numerico, nudo e crudo, rappresentiamo solo l'1% della produzione nazionale, a voler essere di manica larga, e questi dati sono da accogliere con entusiasmo in proporzione a realtà consolidate e con masse critiche impattanti, ovviamente, ma non devono distogliere l'attenzione su quello che ancora c'è da