Revisione 4.0 del 03 aprile 2014 Primo modulo (3 ore[lezioni frontali]): giovedì 30 gennaio 2014 dalle ore 15:00 alle ore 18:00         Docente: Giovanna Civitella (Istituto Tecnico “San Pardo”) Storia dell’olio e dell’olivo tra arte e archeologia, l’olio come simbolo nei riti religiosi, l’olio nelle più importanti civiltà. Secondo modulo (9 ore [6 ore di lezioni frontali e 3 di pratica]): giovedì 06 febbraio 2014 dalle ore 15:00 alle ore 18:00        Docente: Panfilo D’Ercole (Istituto Tecnico “San Pardo”) La coltivazione dell’olivo: principi di biologia e fisiologia, sistemi di allevamento e avversità. Potatura e sistemi dall’allevamento. giovedì 13 febbraio 2014 dalle ore 15:00 alle ore 18:00        Docente: Maurizio Corbo (Ufficio olivicolo ARSIAM) Le varietà autoctone del Molise. Diffusione, caratteristiche e qualità degli oli. Monovarietali come risposta alla globalizzazione. Oliveti intensivi e ibridi internazionali. giovedì 20 febbraio 2014 dalle ore 15:00 alle ore 18:00        Docenti: Maurizio Corbo (Ufficio olivicolo ARSIAM) Collab.:  Giuseppe Barone e Camillo Fagnani

Presso l’auditorium dell’Istituto Tecnico “San Pardo” Agrario e per Geometri di Larino, sabato 25 gennaio, si terrà a battesimo, con un convegno, il secondo percorso formativo della “Scuola del gusto”, che vedrà l’extravergine d’oliva e l’olivicoltura in primo piano. Il corso e il convegno, che cadono proprio nell’anno del ventennale dell’Associazione Nazionale delle Città dell’Olio, nata a proprio a Larino nel dicembre del 1994, rappresentano un primo tributo all’Associazione che ha come compiti principali quello di divulgare la cultura dell’olivo e dell’olio di qualità. Il convegno, che si avvarrà del contributo tecnico e scientifico di diversi operatori della filiera, potrà contare, infatti, sulla presenza del Presidente nazionale dell’Associazione, Enrico Lupi, che farà un quadro sulla cultura dell’olio extravergine, come simbolo della dieta mediterranea, del ricco patrimonio di cultivar che rappresentano l’eccellenza italiana nel mondo, oltre alla valorizzazione del paesaggio olivicolo, rilevandone il valore culturale e ambientale. Proprio gli aspetti nutrizionali