EXPORT VINO PER REGIONI: MOLISE SUGLI SCUDI
Vi riporto di seguito l'ultima analisi, a cura del Corriere Vinicolo, sui dati export delle singole regioni italiane dell'ultimo semestre, con il relativo raffronto con lo scorso anno. Leggendo le statistiche, l'occhio è andato subito sul Molise e, un po' meravigliato, lo ammetto, ho constatato che non solo viene confermato il trend positivo del primo trimestre dell'anno, ma bensì c'è stata una vera e propria impennata che ha proiettato la nostra piccola realtà in cima alla classifica, come variazione percentuale, naturalmente. Un dato straordinario che, purtroppo, Carlo Flamini, attuale Direttore del settimanale che dal lontano 1928 è un punto di riferimento per tutta la filiera, che conosco personalmente visto che da qualche mese sono un collaboratore, come corrispondente per Abruzzo e Molise, non ha citato nemmeno per striscio, non per malafede, ci mancherebbe, ma per via dei volumi e del valore della nostra produzione che sono trascurabili rispetto alla media nazionale. Tuttavia, il dato c'è ed è importante,
ALTRO EVENTO PROMOZIONALE A TERMOLI: DIVINOLIO
Nel convegno "Vino e Olio: Il gusto della salute" ci sarà, tra gli altri, il contributo del sottoscritto che illustrerà il progetto "Scuola del gusto" e farà un resoconto dell'attività svolte nel primo anno, quella relativa al percorso formativo "Un Molise divino". Sebastiano Di Maria
VENDEMMIA: PUNTARE SULLA QUALITA’
Sintesi dell'intervista rilasciata a Primonumero, pubblicata sabato 14 settembre 2013. Intervista a Sebastiano Di Maria, esperto del settore vitivinicolo. La produzione dovrebbe aumentare dell'8 per cento rispetto alla scorsa stagione. “Tuttavia” ammonisce l’esperto “se la nostra regione vuole avere un futuro nella produzione di uve da vino deve puntare sulla qualità del prodotto, e non soltanto sulla quantità”. Secondo Di Maria occorre concentrare gli sforzi anche sul lancio della Tintilia, il vitigno locale che deve essere valorizzato. E poi: i costi della vendemmia, l’impiego dei braccianti, la riduzione dei terreni destinati alla vite di Alessandro Corroppoli Il 2013 sarà un’ottima annata per la vendemmia regionale ma “la scelta di fare quantità anziché qualità alla lunga non ha pagato in questi ultimi anni” con il risultato che “molti produttori sono confluiti in realtà cooperativistiche del vicino Abruzzo e molte delle uve ancora oggi prodotte in Molise vanno al di fuori
IL VIGNETO BIOLOGICO CONTINUA A CRESCERE, NON IN MOLISE
Continua la crescita del vigneto biologico in Italia: nel 2012, secondo l'ultimo rapporto Sinab, sono stati censiti 56.000 ettari destinati a uva da vino, di cui 36.000 effettivi e 20.000 in conversione, per una crescita annua del 9%. Il biologico rappresenta circa il 9% del totale a vite coltivato nel nostro Paese, 3 punti in più rispetto al 2009. Insomma, se il vigneto Italia cala, come abbiamo recentemente documentato, all'interno di esso vi è una nicchia che pare non conoscere crisi. Diversificato l'andamento regionale (il dato Sinab qui incorpora anche le superfici a uva da tavola). Se la Sicilia, con oltre 16.000 ettari, continua a essere la regina del vigneto bio, è la Puglia la regione che sta crescendo di più: il totale bio nel 2012 è di 10.200 ettari, il 27% in più in anno, equivalenti alla messa a dimora o conversione di più di 2.000 ettari,