UN MARE DI OPPORTUNITA’
L'incontro di ieri sera a Termoli per la presentazione del progetto "Adrigov" cioè di una governance dell'Adriatico, che vede l'impegno di 13 paesi e regioni che si affacciano su questo pezzo di Mediterraneo. Un tavolo di lavoro presieduto dal presidente della Regione Molise Iorio e aperto da una relazione di Francesco Cocco alla presenza di rappresentanti delle istituzioni rappresentative dell'Adriatico, tra i quali ben tre ambasciatori e il Rettore Cannata dell'Università del Molise. L'incontro ha rappresentato un significativo passo in avanti verso la costruzione della macroregione Adriatico-Ionica che, come si sa, è un obiettivo strategico dell'Europa. Un grande obiettivo di pace, con le possibilità del dialogo e della collaborazione, e di sviluppo, con la messa in rete delle risorse e dei valori propri dei territori di questo vasto territorio che ha in comune i due piccoli mari. In questo senso la discussione, aperta nella sala del consiglio del
RIBALTA NAZIONALE PER “UN MOLISE DIVINO” E “ISTITUTO SAN PARDO”
Dopo la pausa natalizia, oggi pomeriggio, riparte il corso "Un Molise divino" nell'ambito del progetto "La scuola del gusto: il Molise a tavola tra sapori e tradizioni". Il progetto, come avete avuto modo di poter leggere nei post precedenti o anche tramite il profilo Facebook, ha avuto un grande risalto su alcuni dei principali portali italiani sul vino. Questo inorgoglisce il sottoscritto, certificando, di fatto, la bontà della progettualità a valenza nazionale, ponendo inoltre l'Istituto Tecnico "San Pardo", come soggetto promotore, al centro della formazione in materia di qualità e tutela delle risorse territoriali, oltre alla già certificata qualità in fatto di sperimentazione in campo agricolo. Fonte: Vinoway - Il portale del vino Fonte: In vino veritas - L'AcquaBuona Fonte: TigullioVino.it - Cultura del Vino & Comunicazione Fonte: Vinix - Wine & Food Social Network Sebastiano Di Maria molisewineblog@gmail.com
BUON COMPLEANNO
Un anno fa, proprio in questa giornata, tra giustificati dubbi di noviziato e smania animata da tanta passione, nasceva questo blog, pensato per portare la cultura del vino, e del suo complesso mondo, direttamente sul territorio. Detto così, a qualcuno sarà sicuramente venuto un ragionevole dubbio, dopo un brusco movimento dell’arcata sopraccigliare, accompagnato dall’esclamazione: “Dov’è la novità? La rete ne è piena di roba simile”. In effetti, per certi versi, questo risponde al vero, ossia un’abbondanza di contenitori (blog, forum, portali, etc.) che grondano di (eno) degustazioni, di (eno) recensioni, di (eno) consigli, di (eno) riflessioni, di (eno) cultura e di tutto quello che gravita in questo mondo, spesso avvolto dal mistero o da chiaro-scuri. L’obiettivo che mi ero prefisso in partenza e che spero di aver mantenuto, quindi, era di non creare l’ennesimo clone, come un film già visto, bensì, un vero e proprio strumento di crescita personale che
QUANDO LA DEGUSTAZIONE DIVENTA POESIA: UN UNIVERSO CANGIANTE DI UMORI SOTTILI
Il granato è vivo e confortante, pur concedendosi ai margini le naturali sfrangiature tipiche di un vino che non intende far sue le ragioni dell’estrazione bruta o degli attributi per gli attributi. E ancor di più te ne accorgi se solo lo accosti al naso: un universo cangiante di umori sottili, stimolanti, raffinati, aerei. A volte solenni, a volte sbarazzini, che riempiono il tempo e la voglia di stare in sua compagnia. E’ un’aurea classicità di nebbiolo d’altura che fa da sfondo ad un quadro dinamico di rose, humus, menta, china, erbe fini, pepe, bergamotto e mandarino: finissimo, fresco, lungo, vibrante e ancora speziato, una trama carnosa ne copre appena la splendente e scarnificata nudità, regalandogli una coinvolgente cremosità tattile. Quanto basta per non farti apprezzare il gradino tannico. Quanto basta per conciliare mirabilmente le voci e illuminare a giorno l’evidenza sua più lampante: una beva irresistibile. Enorme la