LA TERRA DEI CACHI
Immaginavo di avere un certo bagaglio sulla terminologia enologica, non perché sia un esperto navigato, tutt’altro, ma tra una marea di blog di sommelier e/o giornalisti di cui pullula la rete, pieni zeppi di recensioni, spesso mirabolanti e degne delle performance della migliore Tania Cagnotto – leggere la rubrica “parla come mangi” per farsi un’idea – pensavo di averle sentite tutte. In effetti, così non è stato, anzi, finalmente si torna con i piedi per terra, troppo forse: “vini semplici, beverini, talvolta persino ingenui ma dallo strepitoso rapporto qualità/prezzo” e ancora “elogio della semplicità enologica”. Tutto bene tranne che, quest’elogio alla semplicità, in realtà, è rivolto ai vini molisani dalla più autorevole delle guide, quella del Gambero Rosso, che puntualmente in questo periodo traccia un resoconto sull’eccellenza enologica del bel paese. La cosa non mi ha fatto sobbalzare dalla sedia, lo ammetto, però mi ha urtato un pò, non tanto
TURISMO SOSTENIBILE, UNA GRANDE OPPORTUNITA’ PER IL MOLISE
Due giorni intensi quelli vissuti dai partecipanti all’iniziativa Turismo e Sostenibilità energetica promosso dall’Ufficio Nazionale CEI per la pastorale del tempo libero, turismo e sport; dall’Arcidiocesi di Campobasso-Bojano con il patrocinio della Regione Molise e della Provincia di Campobasso. Visite a Cercemaggiore, Altilia, Larino e al Santuario della Madonna Addolarata di Castepetroso, patrona del Molise come pure ad Agnone nei due templi, quello delle campane e quello del Caseificio Di Nucci, che hanno entusiasmato gli ospiti e reso ancor più chiaro il pensiero di un Molise da organizzare e spendere, con i valori e le risorse del territorio, sul mercato e far diventare il turismo una straordinaria energia per il domani del Molise. “Una piccola regione – ha tenuto a sottolineare nel suo intervento conclusivo all’incontro di domenica nella sala conferenze dell’ex Gil di Campobasso, Don Mario Lusek, direttore dell’Ufficio della Cei per la pastorale del
MANIFESTAZIONE DIVINOLIO IN MOLISE
Ecco il servizio sulla manifestazione Divinolio, tenutasi a Termoli dal 20 al 23 settembre, andato in onda sull'emittente regionale TeleMolise. Buona visione.
QUANDO LA DEGUSTAZIONE DIVENTA POESIA: UN VINO DA PRENDERE A MORSI
Qui è dove la naturale esuberanza del frutto non scade mai nella ovvia rappresentazione di se stessa, e della sua vanagloria. Qui è dove la gioventù si fa fremente, ma anche prodiga di dettagli sottili. Qui è dove la gioiosa consistenza di un vino che “scorre” ti fa capire di non aver affatto bisogno di costruzioni attorno. Nella limpida e accecante rappresentazione varietale “nerodavolesca”, hai tutti i pertugi e tutti gli accenti che servono per gettare una luce nuova su una tipologia, e su un vitigno, desiderosi di appartenenza, di connotazione, di “appigli” territoriali certi. Nella vena selvatica e salmastra, metallica e acciugosa dei suoi profumi tutta la potenza espressiva delle migliori contrade di Eloro e della Val di Noto. Nella carnosa sensazione tattile (sì, è vino da prendere a morsi) e nella trascinante, ma mai ridondata, succosità, l’istintività di un bere amico. Nei ritorni di gelso, capperi e menta