A SCUOLA DI AUTOREFERENZIALISMO
“Tintilia e prodotti tipici”, è questo lo slogan della manifestazione tenutasi a San Felice del Molise, domenica 23 settembre, organizzata dall’Associazione culturale comunità Croata del Molise “Luigi Zara”. Tra assaggi, degustazioni guidate e palio delle botti si è parlato anche di Tintilia, sia come vino sia come chiave per la valorizzazione del territorio, tra esperti del settore e una folta rappresentanza istituzionale, tra cui l’Assessore all’agricoltura della Regione Molise, Angiolina Fusco Perrella, e l’On. Sabrina De Camillis, componente degli organi parlamentari in commissione agricoltura della camera. L’obiettivo della manifestazione è stato, secondo gli organizzatori, lo “sviluppo di un’area mettendo in campo tutte le sue risorse, in particolar modo quelle umane”, come consapevolezza delle proprie peculiarità e ricchezze. Veduta del Comune di San Felice del Molise Seppur febbricitante, come avevo promesso, ho seguito parte della manifestazione, in particolar modo l’incontro tra addetti al settore, tecnici e classe politica, cercando di scorgere
I BLOG NON SONO EQUIPARABILI ALLA STAMPA: SENTENZA STORICA DELLA CASSAZIONE
Una sentenza storica su un argomento che sta provocando da anni polemiche continue ha stabilito proprio in questi giorni che i blog non sono un prodotto editoriale e quindi non sono equiparabili alla stampa clandestina. La Corte di Cassazione è stata chiamata a pronunciarsi in merito al caso del sito accadeinsicilia.net (ormai chiuso dal 2004) curato dallo storico siciliano Carlo Ruta. Il blogger aveva dovuto rispondere di un’accusa del procuratore della Repubblica di Ragusa Agostino Fera per alcuni commenti giudicati diffamatori pubblicati sul suo blog. Il blog era stato giudicato “stampa clandestina” in ben due gradi di giudizio, facendo riferimento alla legge sulla stampa numero 47 del 1948 che obbliga le testate giornalistiche ad iscriversi in Tribunale. A sei anni dalla prima condanna il giudizio è stato capovolto. E a sentire i motivi che hanno portato a questa decisione sembra incomprensibile come si sia dovuti arrivare in cassazione.
“AGRICOLTURA &TERRITORIO” E IL MOLISE ALLA CIA DI ROMA
“La crisi dell’agricoltura è il segnale che fa capire che l’economia generale non va e che bisogna porre rimedio se non si vuole arrivare al tracollo”. “L’agricoltura resta, nonostante l’abbandono culturale prima ancora che politico, il perno dell’economia mondiale, ancor più in paesi come l’Italia”. Sono questi alcuni passaggio del libro “Agricoltura & Territorio” di Pasquale Di Lena, presentato il 20 settembre a Roma, presso la sede nazionale di Via Mariano Fortuny, a cura della Cia, in collaborazione con la Fondazione Humus. “L’agricoltura -scrive nella presentazione del libro Donato Campolieti, direttore della Cia del Molise- è una missione che bisogna portare a compimento con professionalità e, ancor più, con dedizione e passione, il ‘quid’ necessario alla riuscita della stessa. La stessa passione con cui l’autore del libro coglie ogni occasione per diffondere e promuovere la cultura legata all’agricoltura e alla ruralità. Un libro che la Cia Molise è
PUNTO DI NON RITORNO? “NON SEMBRA”
Purtroppo le previsioni pre-vendemmiali di diversi produttori di uve Tintilia, come ho avuto modo di raccontarvi, si sono dimostrate fondate. L'ennesimo servizio cronistico in proposito, realizzato dalla testata giornalistica regionale della RAI, da la prova di una difficoltà oggettiva nella commercializzazione di quello che doveva essere il simbolo del rilancio dell'intero settore regionale. Senza tediarvi con i soliti discorsi, di cui ho avuto modo di esprimermi in maniera diffusa già in altre situazioni, un altro dato emerge dall'intervista che ritengo giusto approfondire. Il produttore, Angelo D'Uva, parla di un assestamento e di una contrazione del mercato, figlia del periodo di crisi economica globale e di un cambiamento di moda nei consumi di vino che porta a privilegiare, sempre secondo il produttore, i vini a basso impatto ambientale, come biologici e biodinamici. In realtà, più che di una moda si tratta di una necessità che il consumatore avverte, di una nuova consapevolezza acquisita che spinge verso il