MOLITUM, PARTONO LE ISCRIZIONI
Ancora una volta non sono state tradite le attese; per il quarto anno consecutivo, la “Scuola del Gusto”, il percorso formativo multidisciplinare che si svolge presso l’Istituto Tecnico Agrario di Larino, l'unico della Regione, sforna - è proprio il caso di dirlo - un nuovo sviluppo di filiera che non mancherà di far venire l’acquolina in bocca. Dopo il vino, l’olio, e il latte, è la volta della complessa e variegata filiera cerealicola - “Molitum” è lo slogan di quest’anno - che rappresenta, se vogliamo, la vera vocazione di gran parte del territorio regionale, per motivi storico culturali, ma anche produttivi ed economici, che la pongono come punto di riferimento del settore. Logo del corso Lo schema proposto, ormai più che consolidato, vede lo sviluppo organico di tutte le tematiche di filiera, a partire da quello storico-culturale, passando per gli aspetti agronomici e ambientali, con particolare riferimento al recupero dei
UN CONCORSO OLTRE IL CONCORSO
La Goccia d'oro del Molise non è solo un premio ma anche un'occasione per un approfondimento tecnico e culturale, oltre che un omaggio al difficile lavoro di olivicoltore.L'Istituto Tecnico Agrario di Larino metterà in essere per lo studio delle cultivar autoctone e dei relativi oli monovarietali. Una strategia di valorizzazione per l'olivicoltura regionale. Sabato 19 e domenica 20 dicembre, a Larino, città che ha dato i natali, nel dicembre del 1994, all’Associazione Nazionale delle Città dell’Olio, si è svolta la 12a edizione del concorso “Goccia d’Oro”, il premio destinato ai migliori extravergini del Molise, promosso dall’Arsarp, l’agenzia regionale per lo sviluppo agricolo, rurale e della pesca. Mente, anima e corpo del concorso, sono da attribuire a Maurizio Corbo, funzionario dell’ente, nonché capo panel del relativo gruppo d’assaggio, che da diversi lustri sta portando avanti un “progetto di promozione e valorizzazione degli oli regionali, anche attraverso il premio, che è prima
SAN MARTINO E IL VINO NEL MONDO CONTADINO MOLISANO
“Per San Martino ogni mosto diventa vino”. Il nesso con il Santo, in realtà, era casuale: l’11 novembre, festa appunto di San Martino, era considerata in passato particolarmente importante, quasi una sorta di capodanno, perché quel giorno si facevano iniziare attività pubbliche e private di rilievo come quella dei tribunali, delle scuole, il pagamento dei fitti e delle locazioni. Quale occasione migliore per testare le qualità organolettiche del nuovo vino? La ricorrenza del Santo era anche l’occasione per l’assaggio, con il vino, dei prodotti di stagione. Il vino costituiva la bevanda fondamentale a tavola, solo complemento di piacere al misero piatto dei poveri, motivo di arricchimento e di discussione, invece, nella mensa dei ricchi. Il vino si prestava a diversi usi: bevuto caldo, nelle sere fredde, come rimedio al raffreddamento, nell’impasto di alcuni dolci o rustici, nella stufatura della selvaggina, oppure sotto forma di mosto cotto, ottenuto dalla condensazione a
BEN TORNATA VENDEMMIA
Dopo un periodo sabbatico durato quasi un anno (non potete immaginare quanto ci sia costato anche emotivamente), come conseguenza di accadimenti che ci hanno visto oggetto - nostro malgrado - di equivoci o fraintendimenti (ci piace pensarla così), risolti subito grazie al buon senso di chi ha saputo ascoltare e giudicare di suo (per fortuna esistono ancora persone di senno), torniamo a scrivere per quello per cui è nato questo blog, il vino e lo straordinario modo che lo circonda. Perdonatemi per questa premessa, ma era giusto togliersi un peso (e anche qualche sassolino). Ripartiamo da dove ci eravamo lasciati (questa volta, invece, non solo con parole nostre), cogliendo questo momento particolare per chi vive del nettare di Bacco, la vendemmia, giunta al suo culmine, per mettere in risalto il forte valore antropologico e culturale dell'evento (lo avevamo già fatto anche in passato), come momento magico e di gioia, di duro lavoro, di aspettative ma anche di festa e, in particolare, di condivisione. Da questi aspetti