La presentazione in anteprima all’Istituto Agrario e Geometri “San Pardo” di Larino, ha avuto il significato di una dedica di Pasquale Di Lena, l’autore del libro “Agricoltura e Territorio”, all’istituto che l’ha avuto tra i primi diplomati tanti anni fa.
La sala conferenza dell’Istituto piena di giovani attenti a seguire e applaudire gli interventi che hanno preceduto quello conclusivo dell’autore, Pasquale Di Lena, “conosciuto come poeta – ha avuto modo di sottolineare nel suo saluto la preside prof.ssa Tosto – che, però, anche in questa raccolta di scritti di agricoltura, che hanno il merito di farsi leggere come capitoli di un romanzo che vuoi finire di leggere, di essere il sognatore che guarda e pensa al domani”.
“Domani” e “futuro” le due parole ricorrenti che sono diventate filo conduttore di quella nuova centralità, agricoltura e ambiente, a significare lo stretto rapporto tra sicurezza alimentare e sostenibilità dello sviluppo, essenziale anche, e soprattutto, per salvaguardare e tutelare il territorio che resta la nostra risorsa primaria, oltre che la nostra identità e l’origine della qualità delle nostre eccellenze alimentari.
“Domani” e “futuro” le due parole ricorrenti che sono diventate filo conduttore di quella nuova centralità, agricoltura e ambiente, a significare lo stretto rapporto tra sicurezza alimentare e sostenibilità dello sviluppo, essenziale anche, e soprattutto, per salvaguardare e tutelare il territorio che resta la nostra risorsa primaria, oltre che la nostra identità e l’origine della qualità delle nostre eccellenze alimentari.
In questo senso saluti non formali, sia quello del sindaco Giardino sia del presidente dell’Associazione ex allievi dell’Istituto, Vincenzo Notarangelo, che ha voluto ricordare un episodio di quando studente di terza media ha incontrato a Siena, in occasione di una gita scolastica, l’allora segretario generale dell’Ente Mostra vini, nella bellissima Enoteca che dirigeva.
Il presidente della Cia Molise, Luigi Santoianni, e il direttore, Donato Campolieti, che hanno voluto e sponsorizzato il libro, sono entrati nel merito delle questioni che attanagliano il mondo dell’agricoltura, sottolineando con forza ruoli e funzioni di un settore che ha il merito di produrre cibo e, come tale, primario. Un settore che ha bisogno di essere recuperato prima di tutto culturalmente per ridare spazio a sogni e progetti in grado di attirare l’attenzione dei giovani, per renderli protagonisti e, come tali, imprenditori capaci di trovare quelle condizioni di vita e di reddito che non è possibile trovare altrove, ma, anche, di ritrovare i valori persi per colpa di un sistema che ha come unico riferimento il profitto.
Il Presidente Santoianni e il direttore, Donato Campolieti, della Confederazione Italiana Agricoltori, la CIA Molise, hanno spiegato che sono qui le ragioni che hanno portato alla scelta di pubblicare in un libro gli articoli scritti tra il 2010 e 2011 in un momento difficile per la grave crisi che attanaglia l’agricoltura. E’ importate, in questa fase, non arrendersi ma credere nel futuro dell’agricoltura, così come scrive e argomenta Pasquale Di Lena con questo suo ultimo lavoro, che anticipa il documento risolutivo del Forum sulla Sovranità alimentare, che si è tenuto lo scorso agosto a Krems in Austria.
“Si tratta – ha affermato l’autore del libro, Di Lena – di produrre cibo in sintonia con la natura, cioè di ottenere più cibo con minor uso di energia e di risorse, eliminando ogni spreco indotto da una società consumistica. Basti pensare che si perdono ogni anno 1,3 Mld di tonnellate di alimenti, pari a 1/3 della produzione mondiale di cibo per consumo umano, mentre oltre 1 miliardo di persone soffre la fame e muore ogni giorno per fame. Un mondo che ha superato velocemente i 6 miliardi di persone e che si avvicina ai 9 miliardi previsti nel 2050, cioè domani. Si tratta, anche, di pensare l’agricoltura dentro quel contenitore fantastico e primario che è il territorio e nel suo significato più ampio di cibo, qualità, sicurezza alimentare, salvaguardia della biodiversità e delle risorse naturali, il No agli Ogm, la sostenibilità e i diritti d’uso delle risorse nelle mani di chi produce cibo; il Glocal al posto del Global, con il consumo di cibi locali e stagionali, la riappropriazione delle pratiche e saperi in cucina”.
L’autore, dopo aver sottolineato che nel libro c’è tanto Molise, ha concluso dicendo che “il mondo ha bisogno dell’agricoltura, cioè dell’attività che da oltre 10 mila anni mette a disposizione dell’umanità il cibo, la principale fonte della sua alimentazione e, nel contempo, l’agricoltura ha bisogno di giovani appassionati e professionalmente capaci per rilanciare questo suo ruolo primario per la sicurezza alimentare nel momento in cui si afferma la sovranità alimentare. Sono, però, soprattutto i giovani che hanno bisogno dell’agricoltura per programmare il loro futuro, quello del Molise e del Paese”.
L’autore, dopo aver sottolineato che nel libro c’è tanto Molise, ha concluso dicendo che “il mondo ha bisogno dell’agricoltura, cioè dell’attività che da oltre 10 mila anni mette a disposizione dell’umanità il cibo, la principale fonte della sua alimentazione e, nel contempo, l’agricoltura ha bisogno di giovani appassionati e professionalmente capaci per rilanciare questo suo ruolo primario per la sicurezza alimentare nel momento in cui si afferma la sovranità alimentare. Sono, però, soprattutto i giovani che hanno bisogno dell’agricoltura per programmare il loro futuro, quello del Molise e del Paese”.
Un incontro pienamente partecipato che ha dato molti spunti di riflessione grazie alla pubblicazione di un libro “Agricoltura e Territorio”, voluto dalla organizzazione professionale, la CIA Molise, che si batte per l’agricoltura del futuro.
Un libro bello anche sotto l’aspetto grafico, che rende ancora più facile la lettura e ciò va a merito della AGR – EditricE, la giovane casa di Ripalimosani, che ha inserito il libro nella sua nuova collana “Cibo e identità” e che vede Di Lena suo principale collaboratore.
CIA Molise – Ufficio stampa
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